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                     RICOSTRUZIONE UNGHIE



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La ricostruzione unghie, ovvero l'applicazione delle unghie artificiali, è una tecnica estetica ormai molto popolare che mira all’abbellimento dell’unghia naturale. Una ricostruzione unghie realizzata da un esperto e con materiali di qualità dura nel tempo e non arreca danni all’unghia naturale. Il metodo di ricostruzione dell’unghia può variare a seconda del materiale che viene impiegato, della conformazione delle unghie naturali oppure in base alle abitudini e alle preferenze estetiche di chi si sottopone a questo trattamento.
Metodi di ricostruzione unghie
- Il metodo a due componenti (acrilico), in cui una polvere modellante o un gel sintetico viene miscelato con un liquido speciale.
L'acrilico, le unghie vengono scolpite utilizzando una mistura di due ingredienti - un polimero in polvere e un monomero liquido - che indurisce all’aria. Si tratta di una tecnica che necessita di esperienza e manualità e che prevede l’utilizzo di un prodotto con un odore molto pungente che può risultare sgradevole. Quello in acrilico è un metodo di ricostruzione efficace nei casi di onicofagia avanzata perché l’area dell’unghia naturale è molto ristretta o comunque insufficiente per l’applicazione del gel. L’acrilico tuttavia è un materiale poco elastico, e per questo tende a non ammortizzare i normali urti dovuti alle attività quotidiane. Questa è una caratteristica che lo rende fragile e sconsigliabile in presenza di unghie naturali lunghe, per le quali si renderebbe necessario aumentare lo spessore dello strato acrilico al fine di stabilizzare la struttura e rinforzare il cosiddetto punto di stress. Questo aumento di spessore però tende ad enfatizzare l’artificiosità del trattamento.
- Il metodo di indurimento alla luce, in cui un gel, che si indurisce ai raggi UVA, viene applicato sull’unghia in due o tre strati.
Il gel è sicuramente quello più popolare e diffuso, soprattutto in Europa. Si basa sull’indurimento di un particolare materiale viscoso (il gel) che avviene grazie alla presenza di un catalizzatore specifico, i raggi di una lampada UV (o più recentemente di una lampada LED). La foto-polimerizzazione è una caratteristica che rende il gel davvero molto comodo: in fase di ricostruzione è possibile infatti modellarlo a piacimento fino a quando non si ottiene il risultato desiderato, procedendo solo allora alla polimerizzazione, evitando così i problemi di tempo e scarsa duttilità dettati dall’asciugatura all’aria. Le unghie ricostruite in gel hanno un aspetto più naturale rispetto a quelle in acrilico e sono anche più brillanti, senza contare che i materiali utilizzati sono inodori.
- La tecnica della polvere di seta, in cui l'intera superficie dell'unghia viene ricoperta da uno strato di seta autoincollante.
La tecnica della polvere di seta (o fiberglass) è un metodo di ricostruzione riservato ad unghie fondamentalmente sane, che necessitano di rinforzo o di un aspetto particolarmente curato. Questa tecnica prevedere l’utilizzo di un foglio di seta (o lino) che viene fatto aderire all’unghia naturale mediante uno speciale collante. Questo metodo ricostruttivo è meno duraturo rispetto ai precedenti ma è anche quello meno invasivo; prevede l’applicazione di uno smalto tradizionale come ultimo step ed è perfetto per “salvare” un’unghia in procinto di spezzarsi senza ricorrere a materiali più impegnativi. E’ molto usato per le manicure delle occasioni speciali, perché è un trattamento che si effettua in poco tempo pur assicurando un’ottima resa.
come scegliere l’allungamento
Tutti i metodi elencati sono impiegati per rinforzare e proteggere le unghie naturali ma anche per l’allungamento delle stesse mediante due tecniche diverse: la prima prevede l’utilizzo delle tip, la seconda delle cartine (o sagome). Con la prima tecnica, quella delle tips, le unghie naturali vengono allungate mediante l’adesione di una punta d’unghia preesistente, realizzata in materiale plastico sottile e resistente agli urti. Nel secondo caso invece la punta d’unghia viene realizzata a mano dall’onicotecnica direttamente con il materiale di ricostruzione prescelto (acrilico o gel), con l’aiuto di un apposito supporto in carta monouso, la cartina appunto. La cosiddetta cartina viene posizionata al di sotto del margine libero dell’unghia fungendo da sostegno al materiale che verrà posizionato e polimerizzato sopra come allungamento. Non esiste una regola fissa per preferire un metodo piuttosto che un altro e spesso la scelta dipende dai gusti personali o dalle attitudini pratiche dell’onicotecnica. Tuttavia ci sono alcune cose da tenere a mente per non compromettere il risultato:
- In caso di onicofagia è necessario procedere necessariamente con l’allungamento con tip, dato che non è presente il margine libero sufficiente al posizionamento della cartina;
- L’allungamento con tip prevede che l’unghia naturale sia corta e regolare; in caso di unghia spezzata in punta quindi è meglio scegliere il metodo della cartina, così da ricostruire solo l’area spezzata senza essere costretti al taglio drastico dell’unghia naturale.
DURATA
Una ricostruzione fatta ad opera d’arte e con materiali di qualità deve durare nel tempo e - salvo imprevisti dovuti, ad esempio, ad urti violenti - deve rimanere intatta fino alla seduta di refill e cioè quando l’onicotecnica procede al riempimento di quella che è la parte di unghia naturale cresciuta nel frattempo. Le unghie naturali crescono in media 0,5/1 millimetro ogni settimana ed è proprio questa variabile che rende impossibile determinare esattamente quanto sia una durata universale da ritenere accettabile. Diciamo che in linea di massima 25/30 giorni è un range di tempo oltre il quale sarebbe meglio non andare, perché la ricrescita a quel punto inizia ad essere piuttosto vistosa e la struttura dell’unghia potrebbe essere meno stabile.
PRO E CONTRO RICOSTRUZIONE
I pro di una ricostruzione o di un allungamento delle unghie sono piuttosto evidenti: le unghie risultano essere sensibilmente più resistenti e l’aspetto curato della mano tende ad essere duraturo e di facile manutenzione. Inoltre chi soffre di onicofagia trae un grande beneficio dalle unghie artificiali, e lo dico per esperienza personale: con me gli smalti repellenti non hanno mai funzionato e vedere delle brutte unghie non mi ha mai aiutato a resistere alla tentazione di mordicchiarle. Ho avviato così un trattamento di ricostruzione che si è protratto all’incirca per un paio di anni, nei quali ho testato tutti i metodi in base a quella che era la mia esigenza del momento, passando così dall’allungamento in acrilico con tip al rinforzo dell’unghia naturale con gel monofasico. Sono passati ormai 10 anni e le mie unghie naturali sono resistenti e lunghe... nulla al mondo potrebbe farmi venire voglia di mangiarle! Questa era una premessa doverosa all’argomento “contro”. Se la tecnica ricostruttiva viene effettuata da una vera professionista con prodotti di qualità le unghie non si rovinano, è bene che lo sappiate. Affidatevi ad una persona esperta e verificatene le competenze richiedendo in visione il suo diploma e/o attestato, non c’è niente di male nel farlo e per l’onicotecnica professionista sarà un piacere mostrarvelo.
Detto questo, come per ogni farmaco o prodotto cosmetico, anche in questo campo bisogna fare attenzione alle allergie. Alla luce di quanto viene riportato nella letteratura di settore, uno dei rischi connessi alla ricostruzione unghie sembra essere l’allergia da contatto agli acrilati, presenti sia nelle polveri acriliche che nei gel UV. E’ bene dunque che chi è allergico a questa sostanza (o affini) si astenga dall’applicazione delle unghie artificiali, comprese quelle in plastica: per l’applicazione delle tip infatti viene usata una colla a base di acrilato. L’altro rischio connesso alla ricostruzione delle unghie è rappresentato dall’utilizzo dei bulbi UV per la polimerizzazione del gel. Quando il gel indurisce infatti le mani sono esposte, seppur per pochi minuti, ai raggi UV e - proprio come per le lampade abbronzanti – la pelle non protetta è esposta a tutti i rischi del caso. Si può ovviare facilmente al problema spalmando sulla pelle della mano una crema con SPF alto, oppure indossando un apposito guanto protettivo.
Risultati immagini per materiale ricostruzione unghie gelMateriale
 °Primer: indispensabile per eliminare ogni traccia di grasso dalle unghie e far aderire perfettamente il gel.
°Gel UV Monofasico: pratico e facile da usare, permette di avere un unico prodotto che funge da base, sigillante e costruttore. In alternativa potete acquistare i 3 gel separatamente, ma vi costerà un pochino di più.
°Gel bianco per french: se desiderate effettuare delle french manicure acquistate anche il bianco, appositamente creato per questa tipologia di nail art.
°Sgrassatore:  detto anche Cleanser, per eliminare i residui della polimerizzazione in lampada
 ° Lampada UV da ricostruzione 36W
FORMA DELL’UNGHIA
°Ovale: E’ la forma più diffusa e semplice da realizzare, perché prevede la parte superiore piuttosto tondeggiante, come fosse un uovo, e i lati dritti fino a quando non inizia la parte curva, che deve essere né troppo tonda, né troppo a punta. Le unghie ovali stanno bene un po’ a tutte le mani, e sono particolarmente indicate a chi ha una mano un po’ pienotta e vuole renderla otticamente più affusolata. Questo tipo di forma aiuta molto in questo senso e si può realizzare più o meno su tutte le lunghezze, salvo quelle super corte!
°Tonda: Molto simile al quella ovale, ma adatta soprattutto a chi ha le unghie molto corte! A differenza della prima, questa forma prevede la parte superiore dell’unghia molto tondeggiante e larga, quindi i lati devono essere limati in maniera arrotondata fin dalla parte più vicina alla pelle. Essendo adatta a chi porta le unghie particolarmente corte, questo tipo di forma è molto facile da gestire ed è consigliata se avete le unghie molto piccole, quindi se avete il letto ungueale molto corto e largo.
°Mandorla: la forma è davvero simile a quella della mandorla, con la base più larga e la parte superiore piuttosto stretta e appuntita, ma sempre leggermente arrotondata! E’ adatta a chi ha le unghie medio-lunghe, perché la parte superiore deve essere abbastanza allungata per poter essere limata a punta, e anche questo tipo di forma tende ad affusolare ancora di più la mano.
°Stiletto: C’è da dire che lo stiletto è una forma delle unghie alquanto insolita. A differenza delle altre citate sopra, infatti, non si può dire di vederla spesso in giro, anche se le appassionate di nail art stanno iniziando ad apprezzarne l’originalità, proponendola spesso ad amiche e clienti. Inizialmente molto popolare in Russia,  questa forma delle unghie si è poi pian piano diffusa in tutto l’occidente.
Riprodurre una perfetta forma a stiletto non è cosa facilissima. Per avere una guida su cui lavorare si può fare riferimento alla cosiddetta regola della “i”. Basta infatti immaginare una linea ideale (una sorta di “i” appunto) che stia perfettamente al centro dell’unghia, partendo dalla cuticola per arrivare fino in punta. Si comincia a limare verso la punta della “i” proprio dove inizia la parte bianca dell’unghia, fino ad arrivare precisamente alla punta che corrisponde alla parte superiore della “i”. Il punto centrale della “i” deve invece corrispondere alla bombatura dell’unghia.
Le unghie a stiletto, proprio per la loro forma, allungano notevolmente la mano e sono quindi adatte a mani piccole e a letti ungueali.
°Quadrata: La forma delle unghie quadrata è quella classica che si realizza quando si esegue una french manicure su una ricostruzione unghie, sia essa con il gel o con l’acrilico, perché permette di avere a disposizione un ampio spazio dove realizzare decorazioni di vari generi. E’ caratterizzata dalle parti laterali dritte, così come quella in punta, e una bombatura a livello del letto ungueale.
Per prima cosa bisogna lavorare sui lati. Devono essere perfettamente dritti e paralleli tra di loro, in modo da far seguire una linea pulita all’unghia. Poi tocca al margine ungueale, ovvero la parte bianca dell’unghia che deve avere una forma perfettamente retta: per farlo basta mettere la lima in posizione perpendicolare all’unghia, come se volessi formare una T. Una volta fatto questo aggiusta gli angoli in caso fosse necessario.
Una forma delle unghie quadrata non è sempre la scelta migliore per tutte le forme di letto ungueale: ad esempio è difficile da ottenere se il letto ungueale tende ad essere corto e largo. Su questo tipo di unghie una forma quadrata potrebbe far apparire le dita più tozze e corte. Per chi possiede invece un letto ungueale più lungo questa forma delle unghie è perfetta perché sfina e allunga le dita, che diventano subito più eleganti.
° Squovale: Questa forma nasce dal desiderio di molte donne di avere una forma delle unghie quadrata ma senza quegli angoli così netti e appuntiti. La forma delle unghie squovale, come dice la  parola stessa, sta ad indicare una via di mezzo tra quella quadrata e quella ovale. E’ un termine coniato relativamente di recente e che per questo motivo raramente si riesce a trovare nei libri dedicati alle unghie.
Il modo migliore per iniziare è sicuramente quello di lavorare inizialmente come se si dovesse riprodurre una normale forma quadrata. Quindi parti dai lati dell’unghia affinandoli e rendendoli quanto più retti possibile e lo stesso fai con la parte superiore. L’unica differenza è che questa volta devi leggermente arrotondare le punte ai lati: quindi posiziona la lima di lato e fai movimenti molto morbidi verso il centro, sia da un lato che dall’altro. Attenta però a non calcare la mano per non rovinare la forma dell’unghia vagamente quadrata.
Vanno benissimo per chi ha ad esempio un letto ungueale corto e largo, senza far apparire eccessivamente tozze le tue mani.
°Ballerina: forma di unghia che ricorda la punta della scarpa della ballerina oppure la forma di una bara (dall'inglese coffin). A differenza dell'unghia quadrata, le ballerina nail vengono limate in maniera diversa: i laterali sono obliqui e si restringono verso la punta centrale che è dritta. Le unghie a ballerina rappresentano un particolare stile di limatura come le unghie a mandorla o le unghie a punta o stiletto quindi, chi  ama sperimentare e provare nuovi stili, potrà realizzare le coffin nails in modo semplice, per unghie belle e alla moda.
°Flare: questa forma viene anche chiamata unghie a papera. Hanno una forma a ventaglio, partono normali poi diventano sempre più larghe verso il margine ungueale libero, per terminare con la parte finale squadrata. Anche queste possono essere fatte soltanto con la ricostruzione. Non so quanto possano essere comode, si adattano a chi ha una mano lunga.
°Squadrata: questa forma può essere portata sia corta che lunga, per farla i lati vanno limati dritti e poi alla lunghezza che vogliamo squadriamo la parte superiore. Bisogna stare attente in quanto questa forma non è adatta a tutte, chi ha un letto ungueale largo e corto rischia che la mano appaia più paffuta rispetto a quello che è in realtà, invece, per chi ha un letto ungueale stretto e lungo sono perfette perchè la mano e le dita sembreranno più fini.
°Rotonde: questa forma riprende la forma dell’ unghia naturale, sia gli angoli che l’estremità vanno limati come se fosse un semicerchio. Si adatta molto bene a chi ha un letto ungueale largo o a chi ha una mano lunga perchè farà apparite il tutto più fine ed elegante.
°Mountain peck: cioè picco di montagna, questa forma non è molto conosciuta o meglio, le unghie di questa categoria vengono messe insieme a quelle dalla forma a stiletto. Il procedimento per la limatura è lo stesso, i lati dell’ unghia vanno limati in obliquo e al centro si deve creare una punta, ma queste si portano più corte. Si adattano comunque meglio, come per le stiletto, a chi ha una mano piccola ed un letto ungueale corto.
°Lipstick: sono le unghie dalla forma a rossetto, anche qui come nella forma quadrata i lati vanno limati dritti ma la parte superiore va limata in obliquo. Sono le unghie per le appassionate ti rossetti o per chi vuole delle unghie con una forma inusuale e difficile da vedere in giro. Stanno bene a chi ha un letto unguale stretto o a chi ha le mani lunghe.